mercoledì 28 giugno 2017

Il corpo

Sono passati ben due mesi dall'ultima volta che ho scritto qui... ho però una giustificazione valida, userò solo due parole e sono certa che in molti potranno comprendermi: sessione estiva.
Sebbene abbia smesso di scrivere, la lettura non l'ho abbandonata (è impossibile farlo) perciò nei prossimi giorni ci saranno vari aggiornamenti.

In tutto questo marasma di ansia mista al piacere di leggere la sera con un filo di luce, è arrivata l'estate! E tutti (me compresa), nei mesi di Maggio e Giugno, hanno contribuito a far aumentare le iscrizioni in palestra e hanno fatto incrementare gli affari di dietologi e fruttivendoli: insomma ci siamo risvegliati dal letargo per rimpolpare il nostro corpo da sfoggiare sulle calde ed assolate spiagge.


Spesso sentiamo dire in giro che ciò che conta davvero è quel che si ha dentro (ma poi dove?), il carattere, l'anima, lo spirito o in qualunque modo lo vogliate definire. Questa affermazione in parte è vera ma nasconde anche un velo di ipocrisia. Conta davvero l'indole di una persona, ma soltanto dopo: 1) aver messo da parte le opinioni che ci sono giunte da terzi riguardo qualcuno; 2) aver superato i pregiudizi riguardo al fisico o al modo di vestire di qualcuno; 3) aver valicato lo stadio di presunta timidezza; e chissà ancora quali e quanti preconcetti occorrerà eliminare prima di arrivare all'essenza di un individuo. Perciò siamo sinceri e diciamocela tutta la verità, il corpo risulta essere importante per i rapporti sociali, altrimenti perché a fine Aprile ci sarebbe tutta quest'ansia da prova costume? Esso è espressione di quello che siamo stati e che siamo, a partire dalla tanto odiata forma fisica fino ad arrivare a cicatrici o altri tipi di imperfezioni. Dunque conta e anche tanto perché rappresenta noi stessi e ci permette di presentarci agli altri con le nostre insicurezze ma anche paure e fragilità.

Tutta questa riflessione è scaturita dalla lettura di "Storia di un corpo" di Daniel Pennac. Si tratta di un diario atipico dove l'autore invece di parlare delle proprie emozioni descrive le sensazioni che prova attraverso il proprio corpo quindi odori, rumori, sapori ed anche dolori. Da tutto questo il lettore riesce di conseguenza anche ad interpretare il carattere e gli umori del protagonista.
"Cataplasmi, gargarismi, pennellature, riposo, sì, ma il rimedio migliore è addormentarmi nell’odore di Violette. Violette è la mia casa. Odora di cera, di verdure, di fuoco di legna, di sapone nero, di varechina, di vino vecchio, di tabacco e di mela. Quando mi prende sotto il suo scialle, entro nella mia casa. Sento borbottare le sue parole nel petto e mi addormento. Quando mi sveglio lei non c’è più, ma lo scialle mi copre ancora. Così non ti perdi nei sogni, bel fusto. I cani che si perdono tornano sempre all’abito del cacciatore"
Il corpo accompagna per tutta la vita il protagonista e la lettura non risulta assolutamente lenta o noiosa al contrario il racconto è ricco di avvenimenti e piccoli aneddoti e il tutto è descritto con un tipo di scrittura che, a differenza degli altri romanzi diaristici, risulta essere asciutta, scorrevole e a tratti divertente.
“Da qualche tempo, tirannia delle flatulenze. Mi prende senza preavviso una voglia insopprimibile di tirare un peto e mi sorprendo a scorreggiare tossendo, nella speranza infantile che il rumore della tosse copra quello del peto. […] Del resto è una precauzione inutile: sono abitualmente circondato da persone così civili che preferirebbero morire piuttosto che stigmatizzare il mio atto di inciviltà. E nessuno che si preoccupi della mia tosse. Banda di maleducati!”



Infine, se non vi ho incuriosito abbastanza con questo libro, vi consiglio comunque la lettura di qualcosa di Pennac anche la lista della spesa se possibile! I suoi libri sono belli, di piacevole lettura, riflessivi, con uno sguardo sempre ironico e sensibile rivolto al mondo degli uomini!
In programma ho intenzione di leggere il ciclo di Malaussène, qualcuno di voi ha già letto qualcosa? Io spero di cominciare il più presto possibile.


Nel frattempo passeggiate per le spiagge fieri del vostro corpo e sempre con un libro sottobraccio!

Buona lettura,
Marty

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