Molte sono le storie in cui un singolo o un
gruppo di personaggi all'improvviso si rende conto di vivere in una società che
priva i propri cittadini della libertà costringendoli a fare qualcosa per controllarli
e mantenere ben salde le briglie del potere. Questo genere letterario viene
definito col termine distopia proprio per sottolineare come ci si
allontani completamente dall'utopia (la perfezione per antonomasia). Spesso
questi libri vengono incorporati direttamente nel genere fantasy proprio perché
sono basati su realtà inesistenti dove spesso (ma non sempre) ci sono tecnologie
avanzate oppure personaggi di pura fantasia con doti non umane; tuttavia è necessario fare una distinzione perché nel genere fantasy tutto parte
dall’immaginazione dell’autore che ne dà libero sfogo inventando personaggi,
storie e mondi completamente diversi dal nostro, insomma l’autore non ha
un’esigenza. Mentre nei libri distopici c’è un’urgenza e si comincia a scrivere
per il bisogno di denunciare qualcosa che esiste per davvero ossia si tenta di
far aprire gli occhi al lettore e inviargli un preciso messaggio.