giovedì 7 marzo 2019

Protagoniste della nostra vita

di Tyler Feder - roaring softly


Già mi immagino oggi, 8 Marzo, la condivisione da parte della maggior parte delle persone di frasi tipo: “La festa della donna è ogni giorno, non serve a niente questa ipocrisia che si ripete ogni anno!”. Non c’è niente di più sbagliato. L’8 Marzo non è una festa, è una ricorrenza che è stata istituita a partire da un avvenimento che tutti abbiamo conosciuto, chi prima chi poi: la morte di 129 operaie nel rogo di una fabbrica di New York; donne lavoratrici scioperavano perché volevano migliorare la qualità delle loro condizioni di lavoro, vennero fatte prigioniere nello stabilimento presso cui protestavano e non ebbero la possibilità di sfuggire alle fiamme di un incendio.
Oggi questa giornata è il simbolo della lotta quotidiana di donne che si vedono continuamente fatte prigioniere da convenzioni, stereotipi e pregiudizi. Si lavora il doppio per essere ancora considerate soltanto mogli e madri. Basta dare uno sguardo agli avvenimenti di cronaca o notare la netta diffusione, nell’ultimo periodo, di frasi sessiste da parte di esponenti che dovrebbero rappresentare una società fondata su pari dignità, per finalmente realizzare quanto sia fondamentale celebrare la giornata internazionale della donna. Questo giorno deve essere un punto di partenza per iniziare una riflessione e per interrogarsi su quanto ci sia ancora da fare in ogni contesto da quello più formale fino anche alla quotidianità.
Personalmente ho deciso di celebrarlo ricorrendo all’aiuto di libri di cui le donne sono protagoniste!


Il primo l’ho letto a Gennaio, si tratta di “Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gayl  Honeyman. Questo romanzo è stato il caso editoriale del 2018, vendite alle stelle grazie soprattutto al passaparola che c’è stato sui social e ancora fa parlare di sé. Leggo in questo esatto istante che i giornali anglossassoni lo hanno definito di tendenza “up-lit” che sta per uplifting, “letteratura edificante”, insomma è entrato a far parte di quei libri che chiuso il piatto posteriore, ti lascia una sensazione positiva e quando ne parli dici: “mi ha fatto stare bene!”. Nella protagonista possono rispecchiarsi tutti, compresi gli uomini, il che già rende straordinario questo libro. Eleanor Oliphant è un personaggio dotato di una estremizzata sensibilità che le fa osservare la realtà con occhi diversi tanto da apparire stramba agli altri a causa delle convenzioni sociali. È, però, anche fragile ma non lo vuole dar a vedere anzi cerca in tutti i modi di nascondere questo suo lato così tanto privato. Ora, sono certa del fatto che (se sono stata brava) in questa brevissima descrizione della protagonista possano essersi riconosciute la maggioranza delle donne perché Eleanor in realtà è una sorta di paladina di tutte le nostre fragilità, insicurezze, incertezze e stranezze. Attenzione, questo romanzo nasconde molto di più: ha come tema la solitudine e la difficoltà che si ha nel riconoscere questa condizione come propria. Tranquilli, però, c’è un lieto fine per nulla scontato e del tutto soddisfacente. Un libro che ti riempie l’anima.


Il prossimo libro di cui scriverò è “L’educazione” di Tara Westover. L’autrice ci narra della propria infanzia trascorsa con la famiglia appartenente alla religione dei mormoni. Una storia che sembra surreale talmente è pregna di violenza, di paura e di odio. Ma mi piace definirlo anche un romanzo di formazione, quella della protagonista che crescendo, studiando e affidandosi solo alla propria forza di volontà riesce ad uscire dal fanatismo, dalle menzogne e dall’ignoranza che gli erano state inculcate e causate da una condizione in cui era nata. Tara, secondo me, rappresenta la forza interiore delle donne che con caparbietà affrontano gli ostacoli di ordine sociale ed economico che ancora infestano la nostra società. A proposito, l’autrice, dopo aver frequentato università di grande prestigio mondiale, oggi è una ricercatrice affermata e scrive libri che a quanto pare vendono in tutto il mondo. Oltre che riscatto sociale e individuale c’è anche una parte che ci insegna il perdono come dono personale.


Una forza diversa è presente nella graphic novel “I kill giants” di Joe Kelly e di Jm Ken Niimura. Spesso l’amicizia tra donne viene definita falsa, proviamo a indovinarne il motivo? Le donne che fanno squadra sono temute perché quadruplicano la loro potenza e sono in grado di superare qualsiasi livello di difficoltà! La protagonista di questo libro, Barb, è già un’eroina perché da sola combatte con giganti di cui tutti noi temiamo l’arrivo. A un certo punto, però, si renderà conto di quanto sia importante spalleggiarsi l’un l’altra per riuscire a non essere battuti dal dolore. Di questo fumetto è stato fatto anche un film che è presente su netflix ma in tutta sincerità mi sono addormentata mentre lo visionavo e non ho mai più voluto provare a rischiacciare play. Quindi molto meglio le vignette che sono adatte anche per le ragazzette più piccole che sono ancora alla ricerca della forza potenziale, di cui ognuno di noi è ben fornito, e delle skill che si acquisiscono facendo squadra.




L’ultimo libro si intitola “Voglio una vita a forma di me” di Julie Murphy.  Willowdean Dickson è la nostra protagonista ed ha qualche chilo di troppo; tutto questo non è un gran problema fino a quando incontra un ragazzo. Da qui viene travolta da un fiume di insicurezze e paure che la porteranno a vivere male, con una stoffa che non è più la sua. Ad un certo punto riuscirà, grazie a qualcuno, a riconquistare la sicurezza e il menefreghismo che la contraddistingue, tanto è vero che deciderà di partecipare ad un concorso di bellezza. La nostra ultima protagonista è simpatica, a tratti un po’ trash, ma ci insegna che è necessario piacere a sé stessi per riuscire a camminare a testa alta ancheggiando sui tacchi a spillo.






Chissà quanti altri libri hanno protagoniste che possono rappresentarci o esserci di ispirazione! Non vedo l’ora di leggerli, se ne avete qualcuno da consigliare scrivetemi il titolo nei commenti!

Se vi ho convinto ad acquistare uno solo dei libri nominati, vi auguro una buona lettura!
Marty 

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