sabato 14 luglio 2018

PEZZI DA NOVANTA: Frida Kahlo



Pezzi da novanta è il nome che ho scelto per la nuova rubrica di questo blog. Ho intenzione di raccontare dei pezzi grossi o meglio ancora di quelle personalità storiche o di quei personaggi dei libri che mi hanno particolarmente colpito. Insomma voglio parlare di quei soggetti che per delle caratteristiche specifiche, positive o negative che siano, saranno per sempre marcati a fuoco nella mia memoria; in una sola parola gli indimenticabili.


Il primo protagonista di questa rubrica è: Frida Kahlo. Questa artista la conoscevo ben poco, principalmente per le sue lettere e per alcune poesie che venivano condivise sui social (vedi qui!). Poi durante il mio ultimo (e ormai lontano!) soggiorno a Milano insieme alla mia amica, abbiamo visitato la mostra al Mudec dedicata proprio a questa artista!    Abbiamo passato due ore in estrema contemplazione della sua arte che poi è strettamente collegata alle sue vicende personali: ci siamo immerse nella sua vita e quando ne siamo uscite eravamo spiazzate dalla quantità di accadimenti a cui questa donna ha dovuto far fronte! 
Alla fine della mostra c’era ovviamente un’intera sala dedicata al merchandising e lì ho acquistato una graphic novel intitolata “FRIDA, operetta amorale a fumetti” di Vanna Vinci. Si tratta del racconto autobiografico dell’artista la quale istaura un dialogo con la personificazione della morte. Tra l’altro all’ingresso della mostra al Mudec c’era un filmato riassuntivo tratto proprio da questo libro.
Dopo la mostra e questa lettura, sono diventata super fan di Frida Kahlo e sono stata costretta a scegliere proprio lei come primo personaggio per questa nuova rubrica che mi ronzava da un po’ in testa!


Perché Frida? Perché è innanzitutto una donna! Partita, come tutte, dalle sue fragilità ed insicurezze, nel corso della sua vita ha saputo affrontare qualsiasi episodio spiacevole (un incidente che l’ha costretta a lunghe paralisi, aborti vari, tradimenti, malattie) con forza e straordinaria vitalità! La Frida adulta è carismatica e sicura di sé a tal punto da acquisire coraggio sul lato artistico e sviluppare così le sue opere più belle e famose. Ma la cosa che mi ha entusiasmato di più è il suo pensiero libero, privo di convenzioni e  di inibizioni: Frida vive la sua vita come meglio crede e non lo nasconde anzi ne fa un vanto e un punto di forza!

Frida per il suo modo di vivere l’amore… viveva ogni sua storia nella maniera più totalizzante, anche in questo caso vincendo i pregiudizi e la paura di essere giudicata. Aperta ad ogni tipo di esperienza resta, però, sempre fedele al suo unico grande amore per Diego Rivera: una storia che fa sognare ma che non illude non essendo né distaccata dalla realtà, né priva dei normali problemi che si ritrova ad affrontare qualsiasi coppia (fatemi passare il termine normale anche se stiamo parlando di due grandi artisti con una vita poco ordinaria!).

Frida per le sue opere artistiche… piene di amore, tristezza, dolore. Trasmettono esattamente ciò che l’artista viveva in un momento preciso della sua vita. È incredibile come un tratto appena più marcato, un colore particolarmente acceso o un oggetto/animale inserito in un contesto anomalo, possano turbarti, intenerirti o ancora commuoverti. Aggiungo che chiunque abbia il coraggio, rivolgendosi ad un’artista, scrittore, poeta, di dire la frase: ”Eh, ma quello poi mentre scriveva/dipingeva mica pensava davvero a tutte quelle cose!” merita, a mio avviso, di essere rinchiuso a vita in un museo (possibilmente con fantasmi!) per redimere tutti i suoi peccati, derivanti in parte dalla scuola italiana che non esercita più alla sensibilità artistica. Perdonate la mia crudeltà ma certi temi mi stanno particolarmente a cuore!

                                                                                                                  
Comunque sia, i dipinti di Frida sono davvero carichi di simbolismo perché lei utilizzava la pittura come modo per evadere da tutti i suoi tormenti e dolori, ma anche per trasmettere un preciso messaggio ad una singola persona o addirittura ad una intera classe sociale.

Consiglio questa Graphic Novel per entrare a conoscenza in maniera più originale della sua vita, o comunque ci sono una marea di libri dedicati proprio alla sua figura, comprese le raccolte delle sue lettere. Consiglio di dare uno sguardo, anche solo cercandoli su Google, ai suoi quadri ma anche in questo caso, facendo un breve giro di libreria, esistono raccolte, anche economiche, della sua arte. Su Netflix  c’è anche un film biografico che non consiglio perché devo ancora vederlo, ma che rappresenta una soluzione alternativa alle mie due proposte precedenti.

Buon appuntamento con Frida,
Marty

Ps: ho appena riletto il mio articolo ed è impostato come se avessi conosciuto Frida dal vivo, anche no purtroppo! Mi giustifico dicendo che quando un artista mi colpisce particolarmente tendo a parlarne come se fosse davvero un amico o un membro della mia famiglia, in realtà sono semplicemente una fangirl sfrenata e ossessionata, ma questo è un problema mio caratteriale e per stavolta me lo concedo!


2 commenti:

  1. Ciao Martina, sono Alexandra, una tua nuova lettrice, complimenti per il blog.
    Mi piace questo articolo e anche la rubrica...molto originale,
    Ti aspetto da me La sabbia nella clessidra
    Un Bacio, Ale

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  2. Ciao Alexandra è un piacere averti tra i miei lettori! Ho visitato il fuo blog e complimenti è davvero bello! Non potevo che diventare una tua iscritta! 😘

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