di Tyler Feder - roaring softly |
Già mi immagino oggi, 8 Marzo, la condivisione da parte
della maggior parte delle persone di frasi tipo: “La festa della donna è ogni
giorno, non serve a niente questa ipocrisia che si ripete ogni anno!”. Non c’è
niente di più sbagliato. L’8 Marzo non è una festa, è una ricorrenza che è
stata istituita a partire da un avvenimento che tutti abbiamo conosciuto, chi
prima chi poi: la morte di 129 operaie nel rogo di una fabbrica di New York;
donne lavoratrici scioperavano perché volevano migliorare la qualità delle loro
condizioni di lavoro, vennero fatte prigioniere nello stabilimento presso cui
protestavano e non ebbero la possibilità di sfuggire alle fiamme di un
incendio.
Oggi questa giornata è il simbolo della lotta quotidiana di
donne che si vedono continuamente fatte prigioniere da convenzioni, stereotipi
e pregiudizi. Si lavora il doppio per essere ancora considerate soltanto mogli
e madri. Basta dare uno sguardo agli avvenimenti di cronaca o notare la netta
diffusione, nell’ultimo periodo, di frasi sessiste da parte di esponenti che
dovrebbero rappresentare una società fondata su pari dignità, per finalmente
realizzare quanto sia fondamentale celebrare la giornata internazionale della
donna. Questo giorno deve essere un punto di partenza per iniziare una
riflessione e per interrogarsi su quanto ci sia ancora da fare in ogni contesto
da quello più formale fino anche alla quotidianità.
Personalmente ho deciso di celebrarlo ricorrendo all’aiuto
di libri di cui le donne sono protagoniste!